mercoledì 27 ottobre 2010

Quelle Due Ore con Mark

Entro in camera di Mark con le gambe che tremano.
Non c’è Elena con lui, ci sono io, lui sa chi sono nelle realtà, non c’è il filtro di un nome falso, di un nome d’arte, lui sa che macchina ho, dove lavoro, conosce il mio nome vero.
Lui sicuro di se, appoggia le sue valige, si toglie la giacca, da cui estrae il portafoglio e lo getta sul letto, prende la borsa con dentro il portatile, e apre nuovamente il file di Elena, mentre io sono ancora in piedi appena dentro al stanza.
Mi guarda, il signore che è Mark nella vita professionale, sparisce come apre bocca.
Chiamandomi puttana, mi ordina di andare da lui e inginocchiarmi, mentre lui si slaccia i pantaloni.
Come un automa, eseguo, e mi ritrovo il suo cazzo nero e ancora moscio in bocca.
Lentamente gli diventa duro e grosso, lo sento crescere nella mia bocca, mentre lui continua a parlare intercalando le parole della frase con insulti nei miei confronti.
Non so quanti minuti ho trascorso in ginocchio con il suo cazzo in bocca, so che ad un certo punto, mi prende per i capelli chiamandomi con il solito nomignolo, mi fa alzare, mi spinge sul letto, mi alza la gonna e mi toglie le mutandine, prende il portafoglio, e mi chiede quanto è la mia tariffa per tutto.
Tutto, ecco la parola che mi mette agitazione … tutto. 500 euro rispondo, prende 5 pezzi da 100 e li butta sul letto, mi gira pancia sotto, mi apre le gambe, mi tocca vagina e buchino, mi prende le caviglie e mi tira verso di se, mi mette una mano sotto sulla pancia e mi fa alzare un po’ il bacino, mi allarga le natiche e subito dopo lo sento entrare. Lo sento deflorare nuovamente il mio ano. Mi fa male lui lo percepisce, ma non smette anzi, continua. Ad un tratto esce, ma senza darmi tregua rientra subito nella mia vagina ancora colpi forti, poi senza uscire da me, mi gira a pancia in su, e riprende a darmi colpi sempre più forti, mi dice di aprire gli occhi di guardarlo in faccia mentre gode dentro di me.
Si sdraia sopra di me, io immobile. Esce, ma rimane li, sopra di me.
Guarda l’ora è tardi, mi dice di andarmene, che si deve preparare, gli chiedo di poter usare il bagno per lavarmi, mi risponde di no, che non c’è tempo.
Mi rimetto le mutandine, ed esco dalla sua camera. Mi rimetto in macchina, e invece che andare all’aperitivo con le mie amiche, vado verso casa.
Quando arrivo a casa, mi chiudo subito in bagno e mi faccio subito la doccia, e li mi accorgo. In quel momento mi accorgo che con Mark non ho usato il profilattico, e che lui mi è venuto dentro e mi “ricordo” che mesi prima quando ho lascito il mio ex ragazzo, ho smesso la pillola.
Dio che guaio se …
Baci Elena

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