martedì 16 novembre 2010

Torno a Scrivere

Torno a scrivere dopo un po’ di giorni. Non ho smesso di scrivere per chissà quale motivo, semplicemente ho voluto rileggere attentamente il tutto, e rifletterci.
Stavo correndo un po’ nel raccontarvi tutto, e mi sono detta “… una volta che poi arrivo all’oggi, che racconto?”, mi spiego non è che ogni giorno capiti qualcosa di così eclatante da dover essere raccontato, quindi, fatta questa riflessione, continuerò a scrivere, con una certa frequenza, ma cercherò di non esagerare.
Riprendo ora da dove avevo lasciato.
Dopo avermi fatto quel discorso mi dice di spogliarmi completamente, io lo faccio, mentre lui va in bagno a lavarsi. Quando torna, mi fa stendere sul letto, a pancia in su, mi sale sopra, ho le sue natiche a pochi centimetri dalla mia bocca, si siede sulla mia faccia, quasi soffoco, respiro a fatica e respiro un cattivo odore, lui no parla, rimane in quella posizione per un tempo indefinibile che a me sembra un’eternità, poi mi libera il viso, scende gioca con le sue mani enormi con la mia vagina, e il mio culetto, ci passa molto tempo, e alla fine, quando smette, sono un lago di umori, aperta vogliosa.
Si sposta, si alza in piedi, e mi dice di andarmene. Io rimango allibita, lui mi prende per un baraccio mi strattona , emi dice di andarmene.
Io non capisco, mi ha portata a essere eccitatissima, e ora mi vuole cacciare, non capsico proprio.
Mi getta i miei vestiti in mano. Io sono in piedi davanti a lui, e lui in silenzio, mentre io lo guarda quasi con gli occhi lucidi.
Mi giro per rivestirmi, e la sua voce mi dice che se lo voglio devo pregarlo.
Dopo qualche secondo in cui sono rimasta stordita, mi giro e gli dico che ho voglia di fare sesso con lui, e lui mi risponde che quello non è pregare, e non è pregare da puttana bianca.
Aggiungo alla mia frase un “ti prego” e mi arriva uno schiaffo.
Mi spinge una mano sulla spalla, e mi fa inginocchiare, io pronuncio di nuovo la frase di prima, e mi arriva un altro schiaffo.
Mi da un altro suggerimento su come pregare, e andiamo avanti a suggerimenti e schiaffi, fino a che dalla mia bocca non esce questa frase: “La prego, mi scopi, mi inculi, e mi usi, come la puttana bianca che sono. La prego ho bisogno di essere usata da un cazzo nero”
Appena finito di pronunciare, mi spinge il suo cazzo in bocca, mi prende per i capelli mi fa alzare, mi spinge sul letto, e li, mi sodomizza. Sento che sta per venire, ma si ferma, mi tira su, seduta sul bordo del letto, mi rimette il cazzo in bocca, e comincia a scoparmela tenendomi la testa con le sue mani sulla mia nuca, quando viene spinge forte le mia testa verso di lui. Sono imprigionata. Soffoco, ma lui non molla la presa. Ingoio, mi libera.
Sono sfinita, e mezza dolorante.
Mentre va in bagno, mi dice di scrivere la mia mail, al suo ritorno, mi ordina di vestirmi e di andarmene.
Quando mi sto per mettere le mutandine, mi ferma e se le fa dare, dicendomi che le porterà con li come ricordo della sua puttana bianca italiana.
Sono le 3 di notte quando salgo in macchina, e durante il viaggio di ritorno verso casa, la mia mente è leggera come se fossi un po’ brilla. Non penso a nulla, nemmeno che non ho le mutandine.
Baciotti Elena

5 commenti:

  1. Questo tuo blog, è più interessante (... ed utile) ti quanto tu stessa pensi. Non capisco perchè non è meglio seguito. Come posso aiutarti? Posso scriverti in privato?

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  2. Interessante Elena... grazie per la condivisione.

    Chiara

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  3. Ciao Elena.
    Ho iniziato a leggere il tuo blog, su cui sono capitato navigando a caso, convinto che fosse un clone di tantissimi altri con racconti porno, al 99% inventati. Che non leggo mai, ma magari scorro per cercare qualche bella foto.
    E invece mi sono appassionato, come mi capita raramente.

    Sono arrivato a martedì 26 ottobre 2010 "I Primi Mesi di Elena" e mi è venuta la curiosità di saltare alla fine, prima di continuare, per vedere se lo avevi portato avanti. Grande la delusione nel vedere che si ferma al 16 novembre 2010!!! Oltretutto con un post che si intitola "torno a scrivere".

    Che è successo, se posso?
    Cosa ti ha fatto smettere?
    Come convincerti a riprendere?
    O contattarti?

    Nel corso del tempo chiedevi commenti sul blog stesso e sul tuo modo di scrivere, a volte ti lamentavi di non averne.
    Ti dico che è bellissimo, scritto con un periodare che non annoia, che, come in un libro, ti fa divorare le pagine ignorando il tempo.

    Si vede che sai scrivere, magari hai fatto il classico... no?

    TI prego: come chiedevi tu a noi, dai un cenno!

    Un bacio riconoscente.

    Marcello (40enne con moglie bellissima ma con poco sesso)

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  4. Anche a me piace molto...letto tutto ad un fiato peccato l hai interrotto così. ..

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